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Notícias EF 176

 

CNMV: nou sistema de classificació d’instruments financers

  9/9/2014 - Establece dos tipos de distinciones: cinco colores por nivel de riesgo y cinco iconos complementarios por nivel de liquidez y complejidad. La Comisión Nacional del Mercado de Valores (CNMV) acaba de hacer público, en un intento por reforzar la protección de los inversores minoristas, un nuevo sistema universal de clasificación de instrumentos financieros. […]

 

El millonari Martin Lewis inverteix en educació financera

  31/8/2014 – SELF-MADE millionaire Martin Lewis, whose campaign to get financial education on the school curriculum has paid off after just four years, gives Jon Coates some free advice. With an almost messianic zeal, Martin Lewis has made getting value for money his life’s work. The founder of a money-saving website with 14 million […]

 

On em puc informar per no invertir en un xiringuito financer?

Jordi García está preocupado por su futuro. Comienza a ver más cerca la vejez. Su situación es desahogada, tiene un dinero ahorrado y quiere tener cubierta su jubilación. Desea invertir sus ahorros de forma segura. No quiere jugar en Bolsa. Solo quiere mantener su capital con alguna rentabilidad. No comprende las complejidades de los mercados […]

 

Podem protegir més i millor els petits inversors?

  7/9/2014 – El escándalo de las preferentes ha puesto de manifiesto la necesidad de mejorar en la protección de los pequeños inversores Los sucesivos “escándalos” por preferentes -de los que ya ha ido dando cuenta la prensa nacional e internacional-, por la comercialización indebida de swaps, por las “cláusulas suelo” y otros productos más […]

 

Quines mesures s’han de prendre per millorar la competència financera? – Entrevista a Oriol Amat

Hace apenas unos días se conocieron los resultados del Informe PISA, que mostraron el nivel en competencia financiera en los países de la OCDE. El examen abordó temas clave en competencia financiera, como el acceso a la información y educación, el acceso al dinero y a los productos financieros o sobre la conducta de gasto y ahorro. España, con 484 […]

 

Educació Financera contra el sobreendeutament hipotecari

29/7/2014 – En el Palacio de la Magdalena de Santander se revisan los controles preventivos y la transparencia de los contratos financieros “Para evitar crisis como las sucedidas con las preferentes y el sobreendeudamiento masivo sería necesario mejorar la transparencia e información que reciben los consumidores a la hora de contratar productos financieros; así como […]

 

L’Educació Financera és essencial pel desenvolupament econòmic i social, segons Nacions Unides

28/7/2014 -The financial literacy industry is calling for a heightened focus on financial education in both developed and developing countries on the heels of the release by the United Nations Development Programme (UNDP) of its 2014 Human Development Report, which highlights alarming realities, including that nearly 1.5 billion people in 91 developing countries live in […]

 

El Banc d’Espanya aconsella estalviar per la caiguda de les pensions

23/7/14 – El Banco de España cree “conveniente” desarrollar mecanismos que incentiven el ahorro privado para la jubilación ante la perspectiva de que, mediante la última reforma de pensiones, se produzca una rebaja de la pensión media para garantizar la sostenibilidad del sistema público en un escenario de envejecimiento de la población. La reforma fiscal […]

 

El repte de l’educació financera i els discapacitats a Espanya

21/7/14 - La Universidad Complutense de Madrid (UCM) ha realizado la segunda jornada del curso de verano ‘Educación financiera: una responsabilidad de todos’ con tres mesas redondas sobre demandas formativas y herramientas al servicio de la educación financiera. Isabel Martínez Lozano de Fundación ONCE habla al respecto. La Comisionada para Universidad, Juventud y Planes Especiales de […]

 

Unicaja i la UNED firmen un acord de col·laboració per impulsar programes d’educació financera

 21/7/14 - Unicaja y el Centro Asociado de la Universidad Nacional de Educación a Distancia (UNED) en Málaga han firmado este lunes un convenio marco de colaboración para impulsar y promover programas de educación financiera. Con la firma de este convenio la UNED Málaga, que cuenta con cerca de 7.000 alumnos, se une al Proyecto Edufinet, promovido […]

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Categoría: GeneralSalone 2016, per l'educazione finanziaria in programma gli "Stati Generali"

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6 April, 2016 N/A

Mapa Salone del Risparmio, Milan

Ogni volta che viene divulgato un rapporto Ocse-Pisa, gli Italiani risultano avere scarse competenze finanziarie. In primis, i giovani.

L’educazione finanziaria di un popolo deriva essenzialmente da tre fattori: la conoscenza di base della materia, il comportamento (ovvero come le nozioni vengono tradotte in pratiche reali) e la propensione al risparmio.

Nel nostro Paese, secondo l’ultimo rapporto, le competenze finanziarie risultano scarse, i comportamenti incostanti sul lungo periodo e il risparmio è di tipo passivo, ovvero ci si limita a non spendere e a lasciare fermi i capitali.

Il tema dell’educazione finanziaria degli operatori ma anche dei clienti di promotori finanziari e private banker è ormai percepito come imprescindibile, tanto che il Salone del Risparmio, a Milano dal 6 all’8 aprile, rafforzerà quest’anno i propri tradizionali appuntamenti dedicati alla formazione avviando gli “Stati generali dell’educazione finanziaria”.

La riunione plenaria (organizzata per l’8 aprile, il terzo giorno della manifestazione storicamente aperta a studenti e investitori privati) vedrà l’intervento di Annamaria Lusardi, docente al Global Financial Literacy Excellence Center della George Washington University di Washington.

L’esistenza di ciascuno è un continuo susseguirsi di decisioni finanziarie, dall’uso della paghetta da bambini al servirsi di un conto corrente, di una carta di credito, dall’accendere un mutuo al risparmiare per la pensione e “la scuola deve necessariamente tenerne conto – sottolinea Lusardi. – Dobbiamo dare ai ragazzi gli strumenti necessari per prendere decisioni finanziarie consapevoli”.

Magda Bianco (Banca d’Italia), Giuseppe D’agostino (Consob), Andrea Belfratti (Feduf) e Stella Anastasi (Lega consumatori) prenderanno parte all’incontro così come 1600 studenti delle scuole superiori di tutt’Italia parteciperanno a momenti propedeutici al risparmio e alla finanza, organizzati dal Salone in collaborazione con il Museo del Risparmio.

Le conoscenze in materia finanziaria degli italiani appaiono molto diversificate, a partire dalle nozioni basi del risparmio. Risultano ad esempio abbastanza chiari i concetti di inflazione (63% dei sondati del rapporto Ocse-Pisa) e di rapporto rischio/rendimento (82%) ma non altrettanto il calcolo degli interessi semplici (sul breve periodo. 33% degli intervistati) e composti (sul lungo periodo, 31%) e la diversificazione degli investimenti (47%).

Più confortante risulta essere la capacità di gestire le proprie risorse finanziarie, tenendo sotto controllo le spese e pensando al risparmio, anche in una prospettiva di medio periodo.

Le scelte di gestione denotano una certa oculatezza e attenzione alla propria capacità di spesa: l’83% degli intervistati considera attentamente il costo di un bene o di un servizio prima di acquistarlo e il 78% paga i conti entro le scadenze. I problemi emergono alla distanza, poichè soltanto il 30% dei censiti risulta in grado di porsi obiettivi finanziari a lungo termine e di impegnarsi per poterli raggiungere.

Non è da trascurare naturalmente come da almeno un decennio l’Italia stia attraversando una fase di crisi economica, reale e percepita, e come in tale contesto le normali pratiche di gestione patrimoniale siano venute meno con l’insorgere di più stringenti problematiche quotidiane. Di queste paure ha risentito anche l’approccio al risparmio di tipo passivo, per cui oltre il 40% dei sondati ha congelato i propri movimenti.

Nel parlare di educazione finanziaria in Italia non bisogna dimenticare infatti che in questi anni, secondo gli studi di settore, il 27,% dei risparmiatori ha mantenuto riserve di liquidità e masse sul conto corrente, mentre il 13,5% ha a tutt’oggi i propri risparmi fermi nelle cassette di sicurezza o addirittura nascosti nelle case.

Salone 2016, per l'educazione finanziaria in programma gli "Stati Generali"

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Categoría: GeneralSalone 2016, per l'educazione finanziaria in programma gli "Stati Generali"

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7 April, 2016 N/A

Mapa Salone del Risparmio, Milan

Ogni volta che viene divulgato un rapporto Ocse-Pisa, gli Italiani risultano avere scarse competenze finanziarie. In primis, i giovani.

L’educazione finanziaria di un popolo deriva essenzialmente da tre fattori: la conoscenza di base della materia, il comportamento (ovvero come le nozioni vengono tradotte in pratiche reali) e la propensione al risparmio.

Nel nostro Paese, secondo l’ultimo rapporto, le competenze finanziarie risultano scarse, i comportamenti incostanti sul lungo periodo e il risparmio è di tipo passivo, ovvero ci si limita a non spendere e a lasciare fermi i capitali.

Il tema dell’educazione finanziaria degli operatori ma anche dei clienti di promotori finanziari e private banker è ormai percepito come imprescindibile, tanto che il Salone del Risparmio, a Milano dal 6 all’8 aprile, rafforzerà quest’anno i propri tradizionali appuntamenti dedicati alla formazione avviando gli “Stati generali dell’educazione finanziaria”.

La riunione plenaria (organizzata per l’8 aprile, il terzo giorno della manifestazione storicamente aperta a studenti e investitori privati) vedrà l’intervento di Annamaria Lusardi, docente al Global Financial Literacy Excellence Center della George Washington University di Washington.

L’esistenza di ciascuno è un continuo susseguirsi di decisioni finanziarie, dall’uso della paghetta da bambini al servirsi di un conto corrente, di una carta di credito, dall’accendere un mutuo al risparmiare per la pensione e “la scuola deve necessariamente tenerne conto – sottolinea Lusardi. – Dobbiamo dare ai ragazzi gli strumenti necessari per prendere decisioni finanziarie consapevoli”.

Magda Bianco (Banca d’Italia), Giuseppe D’agostino (Consob), Andrea Belfratti (Feduf) e Stella Anastasi (Lega consumatori) prenderanno parte all’incontro così come 1600 studenti delle scuole superiori di tutt’Italia parteciperanno a momenti propedeutici al risparmio e alla finanza, organizzati dal Salone in collaborazione con il Museo del Risparmio.

Le conoscenze in materia finanziaria degli italiani appaiono molto diversificate, a partire dalle nozioni basi del risparmio. Risultano ad esempio abbastanza chiari i concetti di inflazione (63% dei sondati del rapporto Ocse-Pisa) e di rapporto rischio/rendimento (82%) ma non altrettanto il calcolo degli interessi semplici (sul breve periodo. 33% degli intervistati) e composti (sul lungo periodo, 31%) e la diversificazione degli investimenti (47%).

Più confortante risulta essere la capacità di gestire le proprie risorse finanziarie, tenendo sotto controllo le spese e pensando al risparmio, anche in una prospettiva di medio periodo.

Le scelte di gestione denotano una certa oculatezza e attenzione alla propria capacità di spesa: l’83% degli intervistati considera attentamente il costo di un bene o di un servizio prima di acquistarlo e il 78% paga i conti entro le scadenze. I problemi emergono alla distanza, poichè soltanto il 30% dei censiti risulta in grado di porsi obiettivi finanziari a lungo termine e di impegnarsi per poterli raggiungere.

Non è da trascurare naturalmente come da almeno un decennio l’Italia stia attraversando una fase di crisi economica, reale e percepita, e come in tale contesto le normali pratiche di gestione patrimoniale siano venute meno con l’insorgere di più stringenti problematiche quotidiane. Di queste paure ha risentito anche l’approccio al risparmio di tipo passivo, per cui oltre il 40% dei sondati ha congelato i propri movimenti.

Nel parlare di educazione finanziaria in Italia non bisogna dimenticare infatti che in questi anni, secondo gli studi di settore, il 27,% dei risparmiatori ha mantenuto riserve di liquidità e masse sul conto corrente, mentre il 13,5% ha a tutt’oggi i propri risparmi fermi nelle cassette di sicurezza o addirittura nascosti nelle case.

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8 April, 2016 N/A

Mapa Salone del Risparmio, Milan

Ogni volta che viene divulgato un rapporto Ocse-Pisa, gli Italiani risultano avere scarse competenze finanziarie. In primis, i giovani.

L’educazione finanziaria di un popolo deriva essenzialmente da tre fattori: la conoscenza di base della materia, il comportamento (ovvero come le nozioni vengono tradotte in pratiche reali) e la propensione al risparmio.

Nel nostro Paese, secondo l’ultimo rapporto, le competenze finanziarie risultano scarse, i comportamenti incostanti sul lungo periodo e il risparmio è di tipo passivo, ovvero ci si limita a non spendere e a lasciare fermi i capitali.

Il tema dell’educazione finanziaria degli operatori ma anche dei clienti di promotori finanziari e private banker è ormai percepito come imprescindibile, tanto che il Salone del Risparmio, a Milano dal 6 all’8 aprile, rafforzerà quest’anno i propri tradizionali appuntamenti dedicati alla formazione avviando gli “Stati generali dell’educazione finanziaria”.

La riunione plenaria (organizzata per l’8 aprile, il terzo giorno della manifestazione storicamente aperta a studenti e investitori privati) vedrà l’intervento di Annamaria Lusardi, docente al Global Financial Literacy Excellence Center della George Washington University di Washington.

L’esistenza di ciascuno è un continuo susseguirsi di decisioni finanziarie, dall’uso della paghetta da bambini al servirsi di un conto corrente, di una carta di credito, dall’accendere un mutuo al risparmiare per la pensione e “la scuola deve necessariamente tenerne conto – sottolinea Lusardi. – Dobbiamo dare ai ragazzi gli strumenti necessari per prendere decisioni finanziarie consapevoli”.

Magda Bianco (Banca d’Italia), Giuseppe D’agostino (Consob), Andrea Belfratti (Feduf) e Stella Anastasi (Lega consumatori) prenderanno parte all’incontro così come 1600 studenti delle scuole superiori di tutt’Italia parteciperanno a momenti propedeutici al risparmio e alla finanza, organizzati dal Salone in collaborazione con il Museo del Risparmio.

Le conoscenze in materia finanziaria degli italiani appaiono molto diversificate, a partire dalle nozioni basi del risparmio. Risultano ad esempio abbastanza chiari i concetti di inflazione (63% dei sondati del rapporto Ocse-Pisa) e di rapporto rischio/rendimento (82%) ma non altrettanto il calcolo degli interessi semplici (sul breve periodo. 33% degli intervistati) e composti (sul lungo periodo, 31%) e la diversificazione degli investimenti (47%).

Più confortante risulta essere la capacità di gestire le proprie risorse finanziarie, tenendo sotto controllo le spese e pensando al risparmio, anche in una prospettiva di medio periodo.

Le scelte di gestione denotano una certa oculatezza e attenzione alla propria capacità di spesa: l’83% degli intervistati considera attentamente il costo di un bene o di un servizio prima di acquistarlo e il 78% paga i conti entro le scadenze. I problemi emergono alla distanza, poichè soltanto il 30% dei censiti risulta in grado di porsi obiettivi finanziari a lungo termine e di impegnarsi per poterli raggiungere.

Non è da trascurare naturalmente come da almeno un decennio l’Italia stia attraversando una fase di crisi economica, reale e percepita, e come in tale contesto le normali pratiche di gestione patrimoniale siano venute meno con l’insorgere di più stringenti problematiche quotidiane. Di queste paure ha risentito anche l’approccio al risparmio di tipo passivo, per cui oltre il 40% dei sondati ha congelato i propri movimenti.

Nel parlare di educazione finanziaria in Italia non bisogna dimenticare infatti che in questi anni, secondo gli studi di settore, il 27,% dei risparmiatori ha mantenuto riserve di liquidità e masse sul conto corrente, mentre il 13,5% ha a tutt’oggi i propri risparmi fermi nelle cassette di sicurezza o addirittura nascosti nelle case.

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Categoría: General2nd Cherry Blossom Financial Education Institute

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14 April, 2016 N/A

Mapa George Washington University School of Business

On April 15, 2016, the 2nd Cherry Blossom Financial Education Institute will be hosted by GFLEC at the George Washington University School of Business. The 2016 Institute is sponsored by the National Endowment for Financial Education.

2nd Cherry Blossom Financial Education Institute

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15 April, 2016 N/A

Mapa George Washington University School of Business

On April 15, 2016, the 2nd Cherry Blossom Financial Education Institute will be hosted by GFLEC at the George Washington University School of Business. The 2016 Institute is sponsored by the National Endowment for Financial Education.

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