CAT | ESP
  • NOTÍCIES EF
    • Estatal
    • Internacional
  • VIDEOS
    • Lliçons Financeres
    • Llistat
    • Veure’ls tots
  • Mapa EF
  • Agenda
  • Publicacions EF
    • General
    • Documents oficials
    • Material Docent
  • ENLLAÇOS
    • RECURSOS
      • HISPANOPARLANTS
      • Internacionals
      • Blocs & Revistes
      • Aplicacions
    • PROJECTES
      • Hispanoparlants
      • Internacionals
      • Governamentals
    • 5 millors webs Educació Financera en castellà
    • 7 webs educació financera per a joves
    • 5 webs internacionals Educació Financera
  • IEF
    • PROJECTES IEF
      • EFEC
      • EFEP
    • DIVULGACIÓ IEF
  • Nosaltres

Publicacions EF 64

 

Els 3 errors dels pares en l’educació financera dels seus fills i com corregirlos

La educación financiera para niños es difícil de tratar en la actualidad, el ego de muchos padres obstaculiza el potencial que tienen los niños de lograr más de lo que sus padres han logrado En la actualidad, los padres cometen montones de errores frente a los niños con respecto al uso del dinero. Como consecuencia […]

 

On em puc informar per no invertir en un xiringuito financer?

Jordi García está preocupado por su futuro. Comienza a ver más cerca la vejez. Su situación es desahogada, tiene un dinero ahorrado y quiere tener cubierta su jubilación. Desea invertir sus ahorros de forma segura. No quiere jugar en Bolsa. Solo quiere mantener su capital con alguna rentabilidad. No comprende las complejidades de los mercados […]

 

KitCaixa Economia

Què saben els alumnes sobre economia? Quines eines tenen per comprendre l’abast que té en les seves vides? Obra Social “la Caixa” ha detectat que la formació en economia ha estat i és una de les assignatures pendents de moltes generacions. Per aquesta raó, i seguint les recomanacions de la Comissió Europea i l’Organització per a la Cooperació i el Desenvolupament […]

 

€conomia, el joc de la política monetaria – Banc Central Europeu

Alguna vegada t’has preguntat què és la política monetària? Com afecten els tipus d’interès a la inflació? Juga a €conomia i descobriràs com funciona. El teu objectiu: mantenir la inflació en un nivell baix i estable, just per sota el 2%. El teu instrument: el tipus d’interès oficial.  

 

INFLATION ISLAND – Banc Central Europeu

Inflation Island és un joc en el que l’usuari pot controlar la inflació d’una illa i comprobar quins són els seus efectes en els diferents escenaris (deflació, estabilitat de preus, inflació elevada o hiperinflació). Juga-hi aquí

 

Els resultats espanyols en competència financera a PISA 2012

PISA competencia financiera Como media en los 13 países de la OCDE que participaron en la evaluación de la competencia financiera de PISA, el 10% de los estudiantes pueden analizar productos financieros complejos y resolver problemas financieros no rutinarios, mientras que el 15% pueden, como mucho, tomar decisiones sencillas sobre los gastos cotidianos y reconocer […]

 

Resultats de l’Informe PISA 2012 sobre Educació Financera

La prueba sobre competencia financiera de los estudiantes de 15 años, que la OCDE realiza por primera vez, mide el grado que han adquirido del conocimiento y las destrezas necesarias al final de la etapa obligatoria, pues este colectivo se enfrenta a la disyuntiva entre acceder a un empleo o seguir estudiando. «Las finanzas forman […]

 

PISA 2012: cap sorpresa en un país amb poca cultura financera

(10/7/14) El comentari de l’IEF sobre els resultats espanyols de l’Informe PISA. Els resultats de l’informe PISA 2012 sobre competències financeres no és cap sorpresa en un país amb poca cultura financera. Ja s’ha fet públic el darrer informe PISA sobre el nivell educatiu dels adolescents al món occidental.  Aquest cop li ha tocat el torn […]

 

Els 5 blogs de finances que cambiaran la teva relació amb els diners

Vols introduir-te al món de les finances personals però no saps per on començar? Sents que hauries de gestionar millor els teus diners però no aconsegueixes posar-t’hi mai? Necessites estalviar d’una vegada? Els blogs són la solució! En ells trobaràs contingut simple i fàcil de llegir que t’ajudarà en els primers passos. Trucs i consells […]

 

Què és l’educació financera?

A continuación os ofrecemos diversas definiciones de educación financiera, publicadas por Bansefi, según diversos organismos internacionales cómo la OECD, la Autoridad de Servicios Financieros del Reino Unido, la Financcial Literacy and Education Comission de los Estados Unidos, etc.   Definición de Bansefi Para Bansefi, la educación financiera es un proceso de desarrollo de habilidades y actitudes que, mediante […]

Older postsNewer posts
Newsletter

IEF
Agenda
  • Anterior
  • Siguiente
Print View
April 2016
L M X J V S D
28 29 30 31 1 2 3
4 5 6

Categoría: GeneralSalone 2016, per l'educazione finanziaria in programma gli "Stati Generali"

Cerrar

6 April, 2016 N/A

Mapa Salone del Risparmio, Milan

Ogni volta che viene divulgato un rapporto Ocse-Pisa, gli Italiani risultano avere scarse competenze finanziarie. In primis, i giovani.

L’educazione finanziaria di un popolo deriva essenzialmente da tre fattori: la conoscenza di base della materia, il comportamento (ovvero come le nozioni vengono tradotte in pratiche reali) e la propensione al risparmio.

Nel nostro Paese, secondo l’ultimo rapporto, le competenze finanziarie risultano scarse, i comportamenti incostanti sul lungo periodo e il risparmio è di tipo passivo, ovvero ci si limita a non spendere e a lasciare fermi i capitali.

Il tema dell’educazione finanziaria degli operatori ma anche dei clienti di promotori finanziari e private banker è ormai percepito come imprescindibile, tanto che il Salone del Risparmio, a Milano dal 6 all’8 aprile, rafforzerà quest’anno i propri tradizionali appuntamenti dedicati alla formazione avviando gli “Stati generali dell’educazione finanziaria”.

La riunione plenaria (organizzata per l’8 aprile, il terzo giorno della manifestazione storicamente aperta a studenti e investitori privati) vedrà l’intervento di Annamaria Lusardi, docente al Global Financial Literacy Excellence Center della George Washington University di Washington.

L’esistenza di ciascuno è un continuo susseguirsi di decisioni finanziarie, dall’uso della paghetta da bambini al servirsi di un conto corrente, di una carta di credito, dall’accendere un mutuo al risparmiare per la pensione e “la scuola deve necessariamente tenerne conto – sottolinea Lusardi. – Dobbiamo dare ai ragazzi gli strumenti necessari per prendere decisioni finanziarie consapevoli”.

Magda Bianco (Banca d’Italia), Giuseppe D’agostino (Consob), Andrea Belfratti (Feduf) e Stella Anastasi (Lega consumatori) prenderanno parte all’incontro così come 1600 studenti delle scuole superiori di tutt’Italia parteciperanno a momenti propedeutici al risparmio e alla finanza, organizzati dal Salone in collaborazione con il Museo del Risparmio.

Le conoscenze in materia finanziaria degli italiani appaiono molto diversificate, a partire dalle nozioni basi del risparmio. Risultano ad esempio abbastanza chiari i concetti di inflazione (63% dei sondati del rapporto Ocse-Pisa) e di rapporto rischio/rendimento (82%) ma non altrettanto il calcolo degli interessi semplici (sul breve periodo. 33% degli intervistati) e composti (sul lungo periodo, 31%) e la diversificazione degli investimenti (47%).

Più confortante risulta essere la capacità di gestire le proprie risorse finanziarie, tenendo sotto controllo le spese e pensando al risparmio, anche in una prospettiva di medio periodo.

Le scelte di gestione denotano una certa oculatezza e attenzione alla propria capacità di spesa: l’83% degli intervistati considera attentamente il costo di un bene o di un servizio prima di acquistarlo e il 78% paga i conti entro le scadenze. I problemi emergono alla distanza, poichè soltanto il 30% dei censiti risulta in grado di porsi obiettivi finanziari a lungo termine e di impegnarsi per poterli raggiungere.

Non è da trascurare naturalmente come da almeno un decennio l’Italia stia attraversando una fase di crisi economica, reale e percepita, e come in tale contesto le normali pratiche di gestione patrimoniale siano venute meno con l’insorgere di più stringenti problematiche quotidiane. Di queste paure ha risentito anche l’approccio al risparmio di tipo passivo, per cui oltre il 40% dei sondati ha congelato i propri movimenti.

Nel parlare di educazione finanziaria in Italia non bisogna dimenticare infatti che in questi anni, secondo gli studi di settore, il 27,% dei risparmiatori ha mantenuto riserve di liquidità e masse sul conto corrente, mentre il 13,5% ha a tutt’oggi i propri risparmi fermi nelle cassette di sicurezza o addirittura nascosti nelle case.

Salone 2016, per l'educazione finanziaria in programma gli "Stati Generali"

Cerrar
7

Categoría: GeneralSalone 2016, per l'educazione finanziaria in programma gli "Stati Generali"

Cerrar

7 April, 2016 N/A

Mapa Salone del Risparmio, Milan

Ogni volta che viene divulgato un rapporto Ocse-Pisa, gli Italiani risultano avere scarse competenze finanziarie. In primis, i giovani.

L’educazione finanziaria di un popolo deriva essenzialmente da tre fattori: la conoscenza di base della materia, il comportamento (ovvero come le nozioni vengono tradotte in pratiche reali) e la propensione al risparmio.

Nel nostro Paese, secondo l’ultimo rapporto, le competenze finanziarie risultano scarse, i comportamenti incostanti sul lungo periodo e il risparmio è di tipo passivo, ovvero ci si limita a non spendere e a lasciare fermi i capitali.

Il tema dell’educazione finanziaria degli operatori ma anche dei clienti di promotori finanziari e private banker è ormai percepito come imprescindibile, tanto che il Salone del Risparmio, a Milano dal 6 all’8 aprile, rafforzerà quest’anno i propri tradizionali appuntamenti dedicati alla formazione avviando gli “Stati generali dell’educazione finanziaria”.

La riunione plenaria (organizzata per l’8 aprile, il terzo giorno della manifestazione storicamente aperta a studenti e investitori privati) vedrà l’intervento di Annamaria Lusardi, docente al Global Financial Literacy Excellence Center della George Washington University di Washington.

L’esistenza di ciascuno è un continuo susseguirsi di decisioni finanziarie, dall’uso della paghetta da bambini al servirsi di un conto corrente, di una carta di credito, dall’accendere un mutuo al risparmiare per la pensione e “la scuola deve necessariamente tenerne conto – sottolinea Lusardi. – Dobbiamo dare ai ragazzi gli strumenti necessari per prendere decisioni finanziarie consapevoli”.

Magda Bianco (Banca d’Italia), Giuseppe D’agostino (Consob), Andrea Belfratti (Feduf) e Stella Anastasi (Lega consumatori) prenderanno parte all’incontro così come 1600 studenti delle scuole superiori di tutt’Italia parteciperanno a momenti propedeutici al risparmio e alla finanza, organizzati dal Salone in collaborazione con il Museo del Risparmio.

Le conoscenze in materia finanziaria degli italiani appaiono molto diversificate, a partire dalle nozioni basi del risparmio. Risultano ad esempio abbastanza chiari i concetti di inflazione (63% dei sondati del rapporto Ocse-Pisa) e di rapporto rischio/rendimento (82%) ma non altrettanto il calcolo degli interessi semplici (sul breve periodo. 33% degli intervistati) e composti (sul lungo periodo, 31%) e la diversificazione degli investimenti (47%).

Più confortante risulta essere la capacità di gestire le proprie risorse finanziarie, tenendo sotto controllo le spese e pensando al risparmio, anche in una prospettiva di medio periodo.

Le scelte di gestione denotano una certa oculatezza e attenzione alla propria capacità di spesa: l’83% degli intervistati considera attentamente il costo di un bene o di un servizio prima di acquistarlo e il 78% paga i conti entro le scadenze. I problemi emergono alla distanza, poichè soltanto il 30% dei censiti risulta in grado di porsi obiettivi finanziari a lungo termine e di impegnarsi per poterli raggiungere.

Non è da trascurare naturalmente come da almeno un decennio l’Italia stia attraversando una fase di crisi economica, reale e percepita, e come in tale contesto le normali pratiche di gestione patrimoniale siano venute meno con l’insorgere di più stringenti problematiche quotidiane. Di queste paure ha risentito anche l’approccio al risparmio di tipo passivo, per cui oltre il 40% dei sondati ha congelato i propri movimenti.

Nel parlare di educazione finanziaria in Italia non bisogna dimenticare infatti che in questi anni, secondo gli studi di settore, il 27,% dei risparmiatori ha mantenuto riserve di liquidità e masse sul conto corrente, mentre il 13,5% ha a tutt’oggi i propri risparmi fermi nelle cassette di sicurezza o addirittura nascosti nelle case.

Salone 2016, per l'educazione finanziaria in programma gli "Stati Generali"

Cerrar
8

Categoría: GeneralSalone 2016, per l'educazione finanziaria in programma gli "Stati Generali"

Cerrar

8 April, 2016 N/A

Mapa Salone del Risparmio, Milan

Ogni volta che viene divulgato un rapporto Ocse-Pisa, gli Italiani risultano avere scarse competenze finanziarie. In primis, i giovani.

L’educazione finanziaria di un popolo deriva essenzialmente da tre fattori: la conoscenza di base della materia, il comportamento (ovvero come le nozioni vengono tradotte in pratiche reali) e la propensione al risparmio.

Nel nostro Paese, secondo l’ultimo rapporto, le competenze finanziarie risultano scarse, i comportamenti incostanti sul lungo periodo e il risparmio è di tipo passivo, ovvero ci si limita a non spendere e a lasciare fermi i capitali.

Il tema dell’educazione finanziaria degli operatori ma anche dei clienti di promotori finanziari e private banker è ormai percepito come imprescindibile, tanto che il Salone del Risparmio, a Milano dal 6 all’8 aprile, rafforzerà quest’anno i propri tradizionali appuntamenti dedicati alla formazione avviando gli “Stati generali dell’educazione finanziaria”.

La riunione plenaria (organizzata per l’8 aprile, il terzo giorno della manifestazione storicamente aperta a studenti e investitori privati) vedrà l’intervento di Annamaria Lusardi, docente al Global Financial Literacy Excellence Center della George Washington University di Washington.

L’esistenza di ciascuno è un continuo susseguirsi di decisioni finanziarie, dall’uso della paghetta da bambini al servirsi di un conto corrente, di una carta di credito, dall’accendere un mutuo al risparmiare per la pensione e “la scuola deve necessariamente tenerne conto – sottolinea Lusardi. – Dobbiamo dare ai ragazzi gli strumenti necessari per prendere decisioni finanziarie consapevoli”.

Magda Bianco (Banca d’Italia), Giuseppe D’agostino (Consob), Andrea Belfratti (Feduf) e Stella Anastasi (Lega consumatori) prenderanno parte all’incontro così come 1600 studenti delle scuole superiori di tutt’Italia parteciperanno a momenti propedeutici al risparmio e alla finanza, organizzati dal Salone in collaborazione con il Museo del Risparmio.

Le conoscenze in materia finanziaria degli italiani appaiono molto diversificate, a partire dalle nozioni basi del risparmio. Risultano ad esempio abbastanza chiari i concetti di inflazione (63% dei sondati del rapporto Ocse-Pisa) e di rapporto rischio/rendimento (82%) ma non altrettanto il calcolo degli interessi semplici (sul breve periodo. 33% degli intervistati) e composti (sul lungo periodo, 31%) e la diversificazione degli investimenti (47%).

Più confortante risulta essere la capacità di gestire le proprie risorse finanziarie, tenendo sotto controllo le spese e pensando al risparmio, anche in una prospettiva di medio periodo.

Le scelte di gestione denotano una certa oculatezza e attenzione alla propria capacità di spesa: l’83% degli intervistati considera attentamente il costo di un bene o di un servizio prima di acquistarlo e il 78% paga i conti entro le scadenze. I problemi emergono alla distanza, poichè soltanto il 30% dei censiti risulta in grado di porsi obiettivi finanziari a lungo termine e di impegnarsi per poterli raggiungere.

Non è da trascurare naturalmente come da almeno un decennio l’Italia stia attraversando una fase di crisi economica, reale e percepita, e come in tale contesto le normali pratiche di gestione patrimoniale siano venute meno con l’insorgere di più stringenti problematiche quotidiane. Di queste paure ha risentito anche l’approccio al risparmio di tipo passivo, per cui oltre il 40% dei sondati ha congelato i propri movimenti.

Nel parlare di educazione finanziaria in Italia non bisogna dimenticare infatti che in questi anni, secondo gli studi di settore, il 27,% dei risparmiatori ha mantenuto riserve di liquidità e masse sul conto corrente, mentre il 13,5% ha a tutt’oggi i propri risparmi fermi nelle cassette di sicurezza o addirittura nascosti nelle case.

Salone 2016, per l'educazione finanziaria in programma gli "Stati Generali"

Cerrar
9 10
11 12 13 14

Categoría: General2nd Cherry Blossom Financial Education Institute

Cerrar

14 April, 2016 N/A

Mapa George Washington University School of Business

On April 15, 2016, the 2nd Cherry Blossom Financial Education Institute will be hosted by GFLEC at the George Washington University School of Business. The 2016 Institute is sponsored by the National Endowment for Financial Education.

2nd Cherry Blossom Financial Education Institute

2nd Cherry Blossom Financial Education Institute

Cerrar
15

Categoría: General2nd Cherry Blossom Financial Education Institute

Cerrar

15 April, 2016 N/A

Mapa George Washington University School of Business

On April 15, 2016, the 2nd Cherry Blossom Financial Education Institute will be hosted by GFLEC at the George Washington University School of Business. The 2016 Institute is sponsored by the National Endowment for Financial Education.

2nd Cherry Blossom Financial Education Institute

2nd Cherry Blossom Financial Education Institute

Cerrar
16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 1

Categorías

  • General
EFFEC
Tags
EstatalEDUCACION FINANCIERAEducació Financerafinancial literacyEducaciónjóvenesahorroIEFocdeUSAcatalunyafinanzas personalesmaterial docenteEFECamerica latinaUEeconomía domésticaeuropapisaUKcnmvinversorEducaciójubilaciónefpaPROGRAMA EFECappcatalàdinerodinerseducació financieranensniñoscrèditcréditofinances personalscrisishipotecaresearchwebAgendaDebtpayday loanscinechile
Newsletter

IEF
2014 © Educació Financera